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Serata informativa sulla riabilitazione erettile post-prostatectomia

Lo scorso 29 maggio si è tenuto un significativo appuntamento promosso dal gruppo A.M.A. della sezione di Marnate, incentrato sul tema: “La riabilitazione della funzione erettile dopo prostatectomia radicale”.
Relatore d’eccezione della serata è stato il Dott. Francesco Gaeta, specialista urologo e andrologo certificato S.I.A., affiancato dall’Ing. Marco Introzzi, titolare dell’azienda MEDIS, che distribuisce in Italia il dispositivo Vacuum Device.
L’incontro ha riscosso grande interesse tra i numerosi pazienti iscritti a Fincopp Lombardia, che per la prima volta hanno avuto l’opportunità di confrontarsi direttamente con uno specialista andrologo su un tema spesso trascurato: la riabilitazione erettile.
La questione è particolarmente rilevante, anche alla luce degli effetti limitati del Tadalafil, farmaco previsto nei protocolli post-operatori, i cui benefici risultano potenziati dall’uso combinato con il Vacuum Device.
Se, negli ultimi anni, sono stati compiuti notevoli progressi nella gestione dell’incontinenza, coinvolgendo attivamente il paziente fin dalla fase pre-operatoria, sul fronte del recupero della funzione erettile permangono purtroppo gravi lacune. Molti pazienti si ritrovano a dover affrontare in solitudine il trauma dell’impotenza, ricorrendo a soluzioni farmacologiche, iniezioni peniene o al Vacuum, spesso senza alcun supporto psicosessuale.
Le conseguenze psicologiche e relazionali sono profonde: la vita di coppia viene stravolta, occorre ricostruire un nuovo equilibrio affettivo con la partner, mentre per chi è single la ricerca di una nuova relazione si fa ancor più ardua. Spesso subentrano la rassegnazione, l’infelicità e una sensazione di perdita di dignità.
A questo si aggiunge l’assenza, nel servizio sanitario pubblico, di percorsi accessibili per l’impianto di protesi peniene, interventi che nel privato possono superare i diecimila euro. Una disparità di trattamento evidente se si pensa al sostegno riservato alle donne colpite da tumore al seno, che dovrebbe spingere l’ associazione a rivendicare con forza un’effettiva parità di trattamento.
La serata ha visto la partecipazione di un pubblico numeroso e attento, che ha seguito con interesse le relazioni chiare, dettagliate e accessibili dei due esperti. Entrambi hanno evidenziato l’importanza della costanza nella ricerca di una soluzione, sfruttando al meglio gli strumenti oggi disponibili: farmaci, onde d’urto e Vacuum Device.
A chiusura dell’incontro, è risuonata con forza una citazione che ha colpito tutti i presenti:
“L’uomo che fa molto sbaglia molto. L’uomo che fa poco sbaglia poco. L’uomo che non fa nulla non sbaglia mai. Ma non è un uomo.”

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