Un aiuto concreto per il miglioramento della qualità della vita dei pazienti: è con questa finalità che la BCC Cantù ha donato un avanzato macchinario a radiofrequenza all’Ospedale Sant’Anna di Como. La donazione, promossa da Fincopp Lombardia Odv, rappresenta un passo importante nel trattamento delle disfunzioni del pavimento pelvico, patologie spesso sottovalutate ma molto diffuse tra uomini e donne.
Che cos’è la radiofrequenza e a cosa serve
Il macchinario, dal valore di circa 17mila euro, sfrutta la tecarterapia, un trattamento che utilizza la corrente ad alta frequenza per generare calore e biostimolazione nei tessuti. Questo processo favorisce la vasodilatazione, migliorando l’afflusso di sangue e ossigeno. Il risultato? Un’accelerazione del metabolismo cellulare, un rafforzamento dei tessuti e una riduzione dei dolori e delle infiammazioni.
Questa terapia è particolarmente efficace sia per il trattamento dell’ipertono muscolare, caratterizzato da una rigidità cronica spesso associata a vulvodinia e cistiti ricorrenti nelle donne, o prostatiti negli uomini, sia per l’ipotono muscolare, comune nei casi di prolasso pelvico e incontinenza.
Il valore della donazione
La nuova apparecchiatura andrà a supportare i reparti di Ginecologia, diretto dal primario Paolo Beretta, e di Urologia, guidato da Giorgio Bozzini. I due medici hanno sottolineato l’importanza di questo strumento, che rappresenta una soluzione concreta per migliorare la vita dei pazienti costretti a convivere con disturbi tanto delicati.
“Questa donazione è un regalo prezioso per il nostro ospedale e per i pazienti che potranno finalmente accedere a trattamenti all’avanguardia”, ha dichiarato Gabriella Gallani, presidente di Fincopp Lombardia Odv.
L’impegno della BCC Cantù per il territorio
La BCC Cantù ha dimostrato ancora una volta la sua attenzione per il territorio e la comunità. Come sottolineato dal presidente Angelo Porro, questa iniziativa rappresenta la vera essenza di una banca di credito cooperativo, impegnata non solo nell’ambito economico ma anche in quello sociale.
Un gesto di solidarietà e responsabilità, che sottolinea come sinergie tra enti privati e strutture sanitarie possano tradursi in soluzioni tangibili per la salute e il benessere delle persone.